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FUKSAS COMPLETES TERMINAL 3 AT SHENZHEN BAO’AN INTERNATIONAL AIRPORT



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The terminal – the largest single public building to be built to date in Shenzhen - encompasses 63 contact gates, with a further 15 remote gates and significant retail space.


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It will increase the capacity of the airport by 58%, allowing the airport to handle up to 45 million passengers per year. The sculptural 500,000 sq.m. / 5,381,955 sq.ft (approx.) terminal, evokes the image of a manta ray and features a striking internal and external double ‘skin’ honeycomb motif that wraps the structure.


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At 1.5 km long, with roof spans of up to 80m, honeycomb shaped metal and glass panels punctuate the façade of the terminal allowing natural light to filter through. On the interior, the terminal is characterized by distinctive white conical supporting columns that rise to touch the roof at a cathedral-like scale.


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The focal point of the design is the concourse located at the intersection of the building. Consisting of three levels – departure, arrivals and services – they vertically connect to create full height voids, allowing natural light to filter from the highest level down to the lowest.


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Studio Fuksas has created an interior, as striking and elegant as the exterior. The spatial concept is one of fluidity and combines two different ideas: the idea of movement and the idea of pause.


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Carefully considering the human experience of such environments, Studio Fuksas focused on processing times, walking distances, ease of orientation, crowding, and availability of desired amenities.


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Stand-out features of the interior design include stylized white ‘trees’ that serve as air conditioning vents, and check-in ‘islands’, gates and passport-check areas with a stainless steel finish that beautifully reflect the honeycomb patterns from above.


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The honeycomb motif translates through into many aspects of the interior and at different scales – from the larger retail boxes to smaller 3D imprints in the wall cover. 


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The Studio Fuksas designed Terminal 3 is of critical importance to the future of Shenzhen as a booming business and tourist destination, and will bring benefits to the region as a whole.


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Studio Fuksas are engaged on two further phases of the airport extension, scheduled to complete in 2025 and 2035 respectively.

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Location: Bao’an District, Shenzhen, Guangdong, China 
Architects: Massimilianoand Doriana Fuksas 
Architect of record: BIAD (Beijing Institute of Architectural Design), Beijing 
Interior design: Fuksas Design 
Structures, façade and parametric design: Knippers Helbig Engineering 
Lighting consulting: Speirs & Major Associates, Edinburgh, London 
Developer: Shenzhen Planning Bureau; Shenzhen Airport (Group) Co., Ltd. 
Contractor: China State Construction Engineering Corporation, Beijing 
Size: 500,000 sq.m. / 5,381,955 sq.ft (approximately) 
Cost: 734,000,000 Euros 
Year: 2013 
Client: Shenzhen Airport (Group) Co., Ltd.

PALAZZO EX UNIONE MILITARE BY FUKSAS



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Completato nei tempi previsti la ristrutturazione del Palazzo dell’Ex Unione Militare a Roma lascia aperti alcuni spunti, non solo architettonici, oggetto anche di vivaci dibatti nella Capitale. Il progetto prevede la realizzazione di una grande lanterna sul tetto in vetro e acciaio come terminale di un grande pozzo di luce a tutta altezza che interessa tutti i piani prevedendo all’ultimo un ristorante e coffee shop con vista panoramica sui tetti della città.



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"La copertura dell'edificio" racconta l'architetto "è un luogo straordinario da cui cogliere le variazioni dei tetti romani. L'idea che abbiamo avuto è quella di costruire all'interno dell'edificio una sorta di lucerna di vetro e metallo, che arriva fino in copertura e lì fa scoprire la città ai visitatori, ma che diviene anche un punto di osservazione privilegiato".


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L’edificio dell’Unione Militare del 1901, all’angolo tra via del Corso e via Tomacelli in pieno centro storico, da fuori conserva la sua austera immagine con un adattamento che interessa soltanto gli interni per adattarsi alla sua nuova funzione di mega-store da 6000 mq voluto dal gruppo Benetton, già alle cronache per l’intervento del Fondaco dei Tedeschi firmato da Rem Koolhaas.


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"Quando ci si trova di fronte un edificio storico la prima cosa da fare in questi casi è quella di "ripulire" la struttura di tutte le superfetazioni che la storia ha accumulato” dichiara Fuksas “togliere gli impianti che erano stati posizionati sulla terrazza di copertura e ridonare all'edificio la nobiltà d'origine. Invece è lecito lavorare all'interno cercando di creare un giusto equilibrio tra storia e contemporaneità".


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Probabilmente per Fuksas la contemporaneità si esprime nel contrasto dei materiali e forse reiterando il tema della “nuvola” già sperimentato allo Fiera di Rho a Milano, allo shopping mall di Francoforte e prossimamente esaltato al nuovo Centro Congressi Italia dell’Eur sempre nella Capitale.


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Qui le differenze appaiono già distinte, Rho e la periferia di Francoforte non sono il centro storico di Roma e pertanto è lecito chiedersi come il progetto sia stato valutato dalle soprintendenze della Capitale che hanno “imposto” soltanto una riduzione di 3 metri dell’altezza con il plauso dello stesso Fuksas che dichiara che “avevano ragione, ora le proporzioni sono buone, è il risultato del buon senso".


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Diversamente a Venezia che boccia le scale mobili nella corte cinquecentesca del “Fontego”, la grande terrazza con maxi-bar con vista sul Canal Grande e l’altana sul tetto del progetto di Koolhaas a favore del rispetto rigoroso della “storicità dell’edificio” consentendo poche variazioni per adattare l’edificio per adattarlo alla nuova funzione dopo l’acquisizione del gruppo Benetton dalle Poste spa.


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Ma Venezia non è Roma, Koolhaas non è Fuksas e Benetton forse non è più il rappresentante del “made in italy” dei prodotti fatti bene a costi accessibili e lascia il campo vendendo l’edificio, ormai completato, a uno dei colossi del “fast fashion” rappresentato dal gruppo svedese H&M, o meglio da una società legata al brand, che se lo è aggiudicato per 180 milioni di euro. Dal punto di vista architettonico, secondario rispetto al business immobiliare, rimane soltanto un dubbio sul concetto di tutela e conservazione storica.


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Nel caso del Palazzo romano, come chiarisce l’architetto Federica Galloni direttore regionale per i beni culturali e paesaggistici del Lazio, "il cantiere del megastore di Benetton è un immobile non vincolato, sul quale il ministero si limita a dare parere consultivo", che naturalmente "può essere disatteso", e che “comunque è meglio la sopraelevazione con cupola piuttosto che "un ammasso di impianti e volumi tecnici, legittimo in quanto sanato da condono".


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Un commento che potremmo dire poco chiaro o meglio “nuvoloso” in quanto non tiene conto delprincipio della tutela contestuale dei centri storici, previsto dalla legge, per il rispetto di altre emergenze storiche come la vicinissima cupola di San Carlo al Corso realizzata da Pietro da Cortona nel 1669, ma forse questo aspetto risulta secondario al cospetto di una “architettura di qualità”.


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Location: Rome, Italy


General Contractor: Cev Spa – Costruzioni Edilizie Vendramin

Engineering: Tecnobrevetti Srl; Esa Engineering

"Lantern" Structure: Sthalbau Pichler

Lighting: Speirs & Major Associates

Area: 6.116 Sqm

Year: 2013

BARICENTRALE WINS FUKSAS



Fuksas

Il progetto dello studio Massimiliano e Doriana Fuksas Design è il vincitore del concorso di idee “Baricentrale” per la riqualificazione di un'area ferroviaria dismessa nel cuore della città di Bari. “Questo - ha dichiarato l'architetto Massimiliano Fuksas - è il primo progetto che mi riavvicina all'urbanistica dopo anni di lontananza dai temi che riguardano le problematiche urbane.”
 
Fuksas

Il progetto riconnette parti della città separate con un grande parco cittadino sopraelevato, che lascia inalterato il tracciato ferroviario, con un’estensione di 3 Km disposto sull’asse est-ovest. Una soluzione gradita dalla commissione giudicatrice per la sua semplicità, unitarietà e per la sua sostenibilità economica e ambientale raddoppiando la quantità di verde urbano, passando dagli attuali 2,7mq/ab a 5,1 mq/abitanti.

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Il punto debole si riconverte in una grande opportunità di sviluppo urbano che fa di Bari la città più verde d’Italia dotandola di un grande polmone verde, di collegamenti accessibili ed attraversabili in tutte le direzioni, con trasporti sostenibili, piste ciclabili, grandi spazi urbani attrezzati e un nuovo polo culturale rappresentato dai 5 edifici che formano il comparto della caserma Rossani.

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Gli edifici esistenti saranno restaurati per ospitare tutte le funzioni culturali e artistiche previste dal masterplan come l’atelier per artisti e borsisti dell'Accademia di Belle Arti di Bari, la biblioteca pubblica con sezioni dedicate alle arti visive, al teatro, alla musica e all'architettura ed infine un grande spazio espositivo di supporto alle attività didattiche dell'Accademia di Belle Arti.

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Il piano di riqualificazione degli edifici preesistenti prevede anche la realizzazione dei nuovi uffici comunali posti al centro del parco e un altro blocco ospiterà residenze per artisti, attori, professori a contratto, borsisti dell’accademia di belle arti e studenti legati a programmi europei di scambio culturale, con al piano terra una caffetteria aperta al pubblico immersa nel parco.

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Al centro della struttura regolare della caserma Rossani, sorgerà l’auditorium/performance center, un edificio che per la sua conformazione architettonica ellittica si presta ad accogliere una molteplicità di eventi ed attività come: concerti, spettacoli teatrali, congressi, mostre e proiezioni cinematografiche.

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A sud-ovest del grande parco sorgerà la città della musica, un nuovo polo culturale di attrazione nel cuore di Bari ed in parte già definita dalla presenza dell’Auditorium Nino Rota, attualmente in ristrutturazione, la più importante e prestigiosa sala d’ascolto della città. La struttura esistente svolge anche un ruolo di supporto al Conservatorio Niccolò Piccinni.

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Il progetto propone di conformare una vera e propria città della musica con l’ampliamento di circa 2000 mq del conservatorio, con nuovo edificio che ospiterà un auditorium da 400 posti e la scuola di musica, oltre un’area per concerti all’aperto da 400 posti. Il parco della musica grazie al nuovo assetto pianificato dal masterplan è facilmente raggiungibile dal centro della città.

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“L’idea principale è quella di voler far scomparire la ferrovia all’interno di un grande parco. Così abbiamo voluto coniugare la salute della città e la visione del futuro in un ambiente complesso, e abbiamo immaginato un Central Park lungo tre chilometri che potesse inglobare la stazione e fare da ponte tra le due aree di Bari” sottolinea Fuksas presentando un masterplan che interessa un’area di 78 ettari dei quali ben 35 destinati a verde.

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La giuria, presieduta da Anna Maria Curcuruto direttore della Ripartizione urbanistica ed edilizia privata del Comune di Bari, ha assegnato il secondo posto allo spagnolo Guillermo Vazquez Consuegra, mentre al terzo si qualificano i danesi Cobe con Iotti+Pavarani, al quarto Francesco Cellini con Insula architettura. A parimerito gli altri sei gruppi in gara guidati rispettivamente da Carlos Ferrater, Metrogramma con Alejandro Zaera Polo, Scape con Lan Architecture e Uaps, Bolles+Wilson, Allies and Morrison con Arup e Alvisikirimoto, Cruz Ortiz Arquitectos.

Location: Bari, Italy
Partner: Jordi Henrich I Monràs, Arquitecte
Team Leaders:Antonio Nardozzi, Kristian Sullivan
Project Team: Ludovica Reed, Eloisa Susanna, Ilya Evstigneev, Stefania di Mauro, Giuseppe Malfona, Nicola Filia, Carlo Caltabiano, Sergi Mateos, Marco Basciu, Sek Lam Chow, Filippo Zampese,
Model: Nicola Cabiati, Gianluca Brancaleone
Area: 78 ettari
Year: 2013
Client: Comune di Bari

BUSINESS GARDEN WARSZAWA HOTEL BY FUKSAS



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The Warszawa Business Garden is a plan for a business park composed of seven buildings housing offices, shops, hotels, and a meeting centre within an area of over 90.000 m2, is situated in close proximity of Zwirki i Wigury Street which links the international airport to the city center of Warsaw.


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The location provides very convenient access to the public transport facilities. It is one of three modern business parks to be developed by SwedeCenter under the common Business Garden brand in Poland.
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The Studio Fuksasdesigned the Building n. 1, which hosts several functions, a hotel with 206 rooms arranged on 5 levels, a Congress Center for about 800 seats, an event Centre, retail areas, a restaurant, a cafoffice spaces and 280 car parks.
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The different functions are distributed around an open space on the ground floor, nodal point where accessing various areas, organised in such a way that they can be used separately or, as required, merged.
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The front opening of the Park on the first floor has a large "green" terrace, located in front of the restaurant and can be used for all events connected to the hotel as the Convention Center.
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The max height of the complex is 25 m. The 3 on the 2 upper floors jut below to create a sort of shelter that protects throughout the building guests, visitors or buyers from rain and snow.
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A sculptural volumetric strength showing the different functions which had to be integrated in the design process are the basic idea of the complex while taking care about the surrounding aspects of the closer cityscape of Warsaw and the idea of the central Wisniowy Garden Park.
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The facades towards streets are straight, while the fae lines towards the park are moving slightly. The file rouge of the interior design is the use of color for defining spaces and creating environments full of ambience. Deep shaded colours alternate through the floors and define the reception and communal areas rather than the individual rooms.
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The way traced by the hotel corridors is characterized by an interplay of lights and dimensions. On the lateral walls, growing protrusions take the shape of separated steps that gradually narrow the visual field up to the end of the path.
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The dimensional effect is highlighted by a coloured pattern that runs obliquely all along the way, thus reshaping the perception of space from an artistic point of view.
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Location: Żwirki i Wigury, Warsaw, Poland 
Architects: Massimiliano and Doriana Fuksas 
General Project: JSK Architekci 
Developer: SwedeCenter 
General Contractor: Hochtief Polska 
Area: 14,926 sqm 
Year: 2013 
Developer: SwedeCenter 
Photographs: Piotr Krajewski